Come forse qualcuno avrà constatato non sono un’orafa. Se avete letto nelle pagine di questo sito la mia storia, allora saprete che non ho nemmeno fatto una scuola artistica né intrapreso un percorso legato a tecniche orafe particolari (non che non le abbia studiate ma non le ho mai approfondite a dovere).
Il mondo dei “gioielli”, però, mi ha sempre affascinato fin da bambina e non solo perché mi piaceva indossarli ma perché ero interessata proprio a costruirmeli da sola. (Mi torna sempre in mente la pubblicità che va in questi tempi dell’IPER: “Noi non vendiamo dolci, noi qui li facciamo e poi te li vendiamo anche! E noi pure ah ah ah, ma facciamo monili!)
C’è stato il momento dei braccialetti con le perline costruiti con il telaio, delle collanine realizzate con gli ami da pesca, degli orecchini in pasta di sale, dei bracciali con perle di carta pesta… sì, sperimentare mi è decisamente sempre piaciuto! E a voi?
Una volta a Londra, anzi ben più di una volta, ho visitato la camera delle meraviglie, come la chiamo io, in cui è praticamente racchiusa la storia del gioiello europeo dall’antichità (1.500 a.c) ai giorni d’oggi. Non avendo fatto percorsi artistici non ho mai studiato queste cose ma dopo aver visto tanta bellezza al Victorian and Albert Meseum sono andata a leggermi qualche cosa per approfondire almeno un po’.
E naturalmente visto che nel mio laboratorio realizziamo soprattutto monili in rame da lì sono partita e ho scoperto che fin dai tempi più antichi, il rame è stato un metallo apprezzato per la sua bellezza e la sua facilità di lavorazione. Le prime tracce dell’uso del rame risalgono a oltre 10.000 anni fa, quando le antiche civiltà scoprirono come estrarre e modellare questo metallo. I gioiellieri dell’antichità avevano un amore speciale per il rame per la sua lucentezza calda e il suo colore distintivo. E ancora oggi noi nella nostra bottega lo preferiamo all’ottone e all’alluminio proprio per il calore del suo colore.
Gli Egizi crearono spettacolari monili in rame che erano spesso decorati con gemme colorate e smalti per aumentare la loro bellezza. Questi gioielli non erano solo indossati come ornamenti personali, ma avevano anche significati simbolici e culturali profondi, come del resto avviene un po’ in tutte le culture.
Nelle civiltà greche e romane, il rame era spesso utilizzato per creare anelli, braccialetti e collane decorativi. Questi pezzi spesso incorporavano motivi geometrici e simboli mitologici.
Il rame era altamente considerato anche nelle culture del Medio Oriente, dove veniva lavorato in elaborati dettagli a intaglio. I gioielli in rame erano spesso scambiati come doni preziosi durante matrimoni e altre celebrazioni.
Oggi, l’uso del rame nei gioielli è tornato di moda, grazie alla sua bellezza, alla sua versatilità e anche al suo valore economico inferiore rispetto ad altri materiali più preziosi e costosi… anche se ormai costa anche il rame, ahimè! Artisti e artigiani di tutto il mondo creano gioielli unici in rame, spaziando dalla lavorazione a martello, alle incisioni e alla patinatura per ottenere effetti unici.
Nel nostro piccolo anche noi cerchiamo tecniche particolari, a volte di nostra invenzione, per rendere i nostri gioielli di rame qualcosa di speciale puntando sulla essenzialità ma anche sulla fantasia, sui colori, su un’atmosfera da favola per richiamare ed esaltare legami, memorie del passato, ricordi famigliari.
Anche le nostre “collezioni” hanno nomi particolari! Sicuramente le più originali sono:
“sfumature ad acquerello” ovvero monili realizzati con i miei acquerelli o direttamente sulla lastra di rame o riportando lo stesso acquerello fatto su carta;
“monili da favola” dove prevale la fantasia, il mondo fantastico, il racconto;
“disegni da indossare” dove i protagonisti sono i bambini con i loro disegni.
Ora ti saluto, alla prossima.
Ciao
Claudia